Passandole accanto in auto quasi quotidianamente ho pensato spesso: Che bella opportunità avere una bandiera pubblica (oltre a quelle
che -per legge- sventolano su ogni
Municipio di Italia) al centro di una rotonda posta su una via di
traffico importante.
Il suo sventolare ricorda ad ogni
passante italiano e non il valore della Patria, dell’unità della Nazione e dei
sacrifici consumati per la costruzione di questa Identità.
Ma non solo.
La bandiera è l’essenza simbolica di un Popolo e come tale
diviene apparato comunicativo dei
sentimenti nazionali.
Proprio per questo il 27 gennaio
scorso, Giornata della Memoria dell’Olocausto , il Tricolore è stato posto a
mezz’asta, come fosse un inchino che invita tutti ad una riflessione ammonitrice sull’assurdo
dramma causato dalla ideologia nazista.
Riflessione profonda sulla dignità dell’individuo;
sul valore sacro di ogni vita che ha diritto al rispetto da tutti.
Il Giorno della Memoria serve proprio
a questo: ribadire e ritrasmettere annualmente e con forza che
nessuno,individuo o collettività che sia, ha diritto e ancor meno
giustificazione, di togliere la vita al proprio simile.
La bandiera a mezz’asta è la voce di
una nazione che coralmente riconosce una perdita grave per l’umanità stessa. Che ammette e condanna un suo errore.
E’
l’uomo che in quanto individuo sociale ammutolisce e riflette e rispetta e
ammonisce se stesso per il futuro gridando
ai quattro venti l’ugualianza e la parità di diritti per ciascuno.
Il 10 febbraio , divenuto per la
Legge n.92 del marzo 2004 solennità
civile nazionale, Giorno del Ricordo per
la tragedia delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, quella stessa bandiera
al centro della rotonda sulla via trafficata non è stata messa a mezz’asta.
recupero di corpi dalle Foibe |
Come se lo strazio della morte – e ancor più
della morte imposta da un odio violento- provocasse dolore e tragedia diversi per gli esseri umani.
Come se il nero profondo del quale inevitabilmente
ogni lutto si avvolge fosse di gradazoni diverse, e diversi i pianti, i vuoti gli smarrimenti e le angosce di madri,
figli, fratelli.
Nella ricorrenza di questi eventi una bandiera esposta che non si mostri “abbattuta”
di fronte all’evidenti tragedie dell’umanità, diventa solo portavoce di una
sconfitta sociale.
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